Se da una parte l’Amministrazione caccamese fa il suo gioco facendo valere il numero “superiore” di iscritti di Caccamo rispetto a quelli del Liceo Classico di Termini Imerese chiedendo il distacco dei suoi plessi (considerazione che lascia il tempo che trova, dal momento che una buona parte degli iscritti proviene da Termini), dall’altro lato Termini Imerese sembra continuare a riposare sonni tranquilli in vista delle prossime amministrative mentre qualcuno continua, per noi, a decidere, dall’alto, le sorti della nostra già martoriata Citta.
L’operazione di fusione implica conseguenze di non secondario rilievo che non sono giustificate neppure da un risparmio erarariale considerato che, alla soppressione di una presidenza e di una segreteria, a Termini Imerese, corrisponde l’istituzione del nuovo istituto autonomo di Caccamo.
È chiaro che non lasceremo che, ancora una volta, qualcuno decida per noi, per il nostro territorio.
O almeno non lasceremo che ciò avvenga tanto facilmente.
Intendiamo tutelare, con fermezza, le prerogative dei nostri ragazzi, della classe docente e dell’intera Termini Imerese.
