Presentato oggi il regolamento per la gestione dei beni confiscati.

Si è svolta oggi, a margine della commemorazione di Antonino Burrafato, trucidato dalla mafia il 29 giugno 1982, la conferenza stampa di presentazione del regolamento per la gestione dei beni confiscati. Alla conferenza stampa sono intervenuti il Sindaco Totò Burrafato, il Senatore Beppe Lumia – componente della Commissione Nazionale Antimafia, l’Assessore alle Attività Produttive e ai Beni Confiscati Giuseppe Volante, il Presidente di Imera Sviluppo, Angelo Cascino, il Presidente del Tribunale di Termini Imerese, Leonardo Guarnotta, il Presidente della Lega Coop Palermo, Filippo Parrino, e il Vice Presidente della Provincia di Palermo, Pietro Alongi. In particolare, il Sindaco Burrafato, nel consegnare simbolicamente la bozza del Regolamento al Consigliere Comunale più giovane, Paolo Cecchetti, ha dichiarato: è una giornata di sintesi fra memoria ed impegno. Con tutto il garbo istituzionale abbiamo commemorato un onesto servitore dello Stato ed avviato un processo importante che vuol definire le modalità di assegnazione dei beni confiscati alle mafie. L’Assessore Volante ha poi aggiunto: La lotta alla mafia passa attraverso atti concreti. Oggi l’Amministrazione comunale ha voluto ribadire il suo no ad ogni forma di organizzazione criminale. L’aggressione hai patrimoni mafiosi è uno degli elementi più importanti della lotta alla mafia; a breve cambieremo la denominazione di villa Mulè e villa Calò che saranno intitolate a vittime di mafia termitane. Con questo atto – ha concluso – intendiamo contribuire a tenere acceso il ricordo di chi ha sacirficato la sua vita in nome dei valori della legalita e della giustizia. Il presidente di Imera Sviluppo ha poi consegnato la bozza a Filuppo Dolce, Vice Sindaco di Aliminusa e Presidente dell’Unione dei Comuni Bassa Valle del Torto, affinché il modello proposto da Termini Imerese possa essere condiviso dagli altri Comuni del comprensorio, precisando che l’Ufficio di Progettazione di Imera Sviluppo è pronto a lavorare a seri progetti sulle aree e sui beni confiscati.